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  • Immagine del redattoreChange Point

Come la propulsione elettrica rivela la strada dell'innovazione

Il nostro obiettivo Il progetto ChangePoint riguarda la realizzazione di 300 colonnine per la ricarica di auto ibride ed elettriche nelle aree della città metropolitana di Cagliari, nella rete metropolitana di Sassari e nelle città di Olbia, Nuoro ed Oristano. L'Europa ha già stanziato la cifra di € 7.589.292, ma i lavori per la realizzazione dell’infrastruttura, il cui inizio era previsto per il 15/12/2018, risultano a Novembre 2019 ancora non avviati. Abbiamo scelto di lavorare su questo progetto perchè ci consentirà di indagare sullo sviluppo tecnologico ecosostenibile in Sardegna. Il nome stesso Change Point deriva dal termine inglese che viene attribuito ai punti di ricarica, cioè Charge Point, di cui il termine charge è stato trasformato in Change (in italiano "cambiamento"). Vogliamo porre il nostro punto di cambiamento perché, attraverso la costruzione di infrastruture di ricarica, intendiamo condizionare le persone ad utilizzare macchine elettriche o ibride.


Ma che cos'è un veicolo elettrico e come avviene la sua ricarica? Con veicolo elettrico si intende un veicolo che utilizza uno o più motori elettrici per la sua propulsione, utilizzando l’energia immagazzinata dai sistemi di accumulo che, in base alle soluzioni tecniche adottate, possono essere ricaricati dalla rete o

da una conversione dell’energia a bordo. Vista l’importanza strategica della ricarica del veicolo nell’abilitarne la diffusione, il sistema di ricarica riveste un ruolo fondamentale. Dal punto di vista tecnico, un veicolo plug-in è dotato di un’apposita presa che ne consente la connessione alla rete tramite appositi sistemi di ricarica (colonnine). Le colonnine sono collocate singolarmente o in gruppo nelle così dette stazioni di ricarica, l’insieme delle quali costituisce l’infrastruttura di ricarica, le cui caratteristiche tecniche devono essere conformi alle prescrizioni del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica di veicoli alimentati ad energia Elettrica (PNIRE). Questo, a sua volta, rimanda agli standard definiti dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC).


Perchè dovrebbero esserci più colonnine elettriche in Italia? La loro presenza è importante per 3 fattori: • il mercato in Europa • i tempi e i costi • l'inquinamento e il riscaldamento globale


Il Mercato Quello delle macchine elettriche è un mercato in forte crescita e l’unica via percorribile per rendere sostenibile il mondo dei trasporti. Con alcuni paesi del mondo che fanno da pionieri, come la Norvegia e l’Islanda, la crescita delle auto elettriche negli ultimi anni è stata davvero esponenziale, sino a diventare un’interessante opportunità anche per il turismo, sia per quanto riguarda le destinazioni che le strutture ricettive. La nazione europea con più infrastrutture di ricarica è la Germania con 22708 colonnine. I conducenti di auto elettriche scelgono

la loro destinazione per le vacanze in base alle infrastrutture disponibili. Consideriamo che già nel 2011, il 60% degli automobilisti europei si diceva pronto a passare ad un veicolo elettrico o ibrido.


Sardegna Al quarto posto in Europa c'è l'ltalia con 4207 infrastrutture di cui 1134 solo in Lombardia. Invece la regione Sardegna presenta 76 infrastrutture di ricarica di cui 4 nella provincia di Sassari e solo 2 nel comune di Alghero. Oggi in Italia e anche quindi nella nostra Sardegna c’è un nuovo tipo di viaggiatore, è quello che viaggia spesso e sempre nel rispetto dell’ambiente, quello sensibile ai temi sociali, quello che ha scelto di salvaguardare il Pianeta acquistando una macchina elettrica e che quindi necessita di punti di ricarica.


Tempi e costi Più o meno come per la benzina, la batteria può essere riempita ed utilizzata, il che ci porta a parlare di tempi e costi. Per semplificare possiamo dire che il tempo di ricarica può variare a seconda della potenza erogata in kW. Quanto tempo si impiega per la ricarica? Attualmente si parla di tempi che vanno dalle 2 alle 8 ore. Le colonnine pubbliche permettono ricariche più rapide rispetto a quelle domestiche.


Inquinamento e riscaldamento globale Il motore è un meccanismo che trasforma l’energia termica in energia meccanica. Il più diffuso e utilizzato all’interno dei veicoli è quello a combustione interna. I carburanti utili per il

funzionamento di questo tipo di motore sono benzina, gasolio, metano e GPL. Un pieno da 50 litri di benzina porta con sé oltre 26 kg di CO2 prima ancora di aver acceso l’auto. Ipotizzando che la nostra auto percorra 15 km con un litro di benzina e abbia una vita utile di 150.000 km, otteniamo che nel corso della sua vita avrà bisogno di 200 pieni da 50 litri, equivalenti a un'emissione totale di 5,2 tonnellate di CO2. Oltre, naturalmente, alle emissioni prodotte dalla combustione della benzina nel motore. Dal punto di vista ambientale, quindi, l'elettrico vince sempre. In questo settore le tecnologie si stanno evolvendo molto rapidamente e, nel giro di qualche anno, la produzione delle batterie potrebbe causare emissioni molto più basse rispetto a quelle di oggi. La correlazione lineare tra potenza delle batterie ed emissione di CO2 dovrebbe anche incentivare le autorità a promuovere ricerca e sviluppo per vetture elettriche più piccole, anche a discapito di modelli più grandi e performanti.

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